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Giulia Cattaneo, Allieva del primo anno, studentessa del corso di laurea in Mediazione Interlinguistica e Interculturale dell’Università degli Studi dell’Insubria

Ciao a tutti, sono Giulia, ho 20 anni e se dovessi scegliere una parola per descrivere le dinamiche che fanno parte della mia vita, sceglierei “MULTILINGUISMO”. È probabilmente un termine che oggi più che mai fa parte della nostra società in modo intrinseco e della mia vita forse ancora di più.
Quando ero più piccola, forse come succede a tutti i bambini, sentivo il mondo delle lingue molto lontano dalla mia realtà: come potevo imparare una lingua totalmente nuova come l’inglese, quando ne stavo già imparando un’altra che sarebbe stata poi la mia lingua madre? A questa domanda non trovavo risposta e intanto la preoccupazione cresceva nei tentativi di mia mamma di farmi fare quei tanto odiati compiti di inglese sul famigerato “quaderno giallo”.

Tutto questo finché, arrivata in prima media, non ho incontrato il francese, di cui mi sono totalmente innamorata. Imparando questa lingua, mi appassionai anche al tanto temuto inglese, che poi capii essere forse più importante per una comunicazione ancora più ampia.

Arrivata al liceo, si aggiunse anche il tedesco e ormai imparare lingue nuove non sembrava più essere un problema, ma anzi insieme alla lingua, iniziavo a capire la cultura e le abitudini di queste popolazioni che sono per noi tanto vicine quanto diverse.
Insieme allo studio, ho avuto anche la fortuna di poter viaggiare molto e creare anche delle esperienze personali che oggi mi rendono ancora più determinata nell’apprendere e migliorare le lingue che so, e se possibile impararne di nuove. È principalmente per questa mia grande passione che sto attualmente frequentando il corso di Mediazione Interlinguistica e Interculturale presso l’Università dell’Insubria che spero mi porterà a coronare il sogno di poter anche lavorare utilizzando questa grande parte del mio bagaglio culturale quali sono le Lingue.

Ciò che più apprezzo di questo percorso che ho intrapreso è la capacità di vedere le cose a tuttotondo, ed è proprio per questo che ho colto al volo la possibilità di entrare a far parte della Scuola di Como che permette a ragazzi come me, più predisposti verso un ambito umanistico, di creare un bagaglio anche scientifico o viceversa; aiutandomi anche ad esprimere al meglio le mie potenzialità.
Con questo piccolo spaccato volevo mostrarvi quanto le convinzioni nel corso della vita possano mutare e come questo rapporto di odi et amo con cui, prima o poi, tutti dobbiamo fare i conti, sia stato fondamentale per me. Ovviamente farsi conoscere in così poche parole risulta difficile, ma spero che in qualche modo possiate rivedervi anche voi in queste piccole ma essenziali esperienze.